Quando si parla di trasporto infermi a Roma, si parla di un argomento vasto che necessita di molte precisazioni. Roma infatti è una delle città più caotiche di Italia e in diverse fasce orarie diventa ingestibile. Il traffico, soprattutto nelle ore di punta, è notevole e il trasporto di infermi e disabili può diventare un’avventura senza fine. Per fortuna esistono aziende private in grado di garantire un servizio di trasporto infermi preciso, efficiente e premuroso con veicoli e ambulanze dotate di tutta l’attrezzatura necessaria. Andiamo a vedere come funziona il trasporto degli infermi a Roma e chi ha il compito di poterlo eseguire.
Trasporto infermi a Roma: come funziona
Quando si parla di trasporto infermi a Roma entrano in gioco diverse variabili. La prima variabile riguarda la normativa: tutti i mezzi, oltre a rispondere alle normative del Ministero dei Trasporti e della Navigazione, devono seguire le norme regionali e comunitarie sulle dotazioni ed equipaggiamenti dei veicoli da soccorso.
L’ambulanza è un mezzo di primo soccorso nato per rispondere a standard di qualità e sicurezza molto elevati che sono regolamentati a livello regionale, nazionale ed europeo. Le normative vigenti sono sempre aggiornate e si pongono l’obiettivo di migliorare il processo di trasporto e assistenza del paziente. Tutto deve avvenire in sicurezza e rispettando i più elevati standard di qualità in termini di sanificazioni e dispositivi di protezione. La normativa di riferimento nazionale è il Decreto Ministeriale n. 553 del 17 dicembre 1987, ovvero la “Normativa tecnica e amministrativa relativa alle autoambulanze”.
Dotazioni di bordo dell’ambulanza
La prima ambulanza è quella di tipo A ed è attrezzata per il trasporto e monitoraggio di pazienti gravi. Poi c’è l’autoambulanza per il primo soccorso e il trasporto di pazienti non gravi (ambulanza di tipo B).
In ogni ambulanza devono esserci: estintori, torce, dispositivi acustici e luminosi di emergenza, dispositivi di protezione individuale (DPI) come guanti, mascherine e occhiali, aspiratori, barella e ossigeno. Inoltre, le ambulanze hanno l’obbligo di contenere i presidi per gestire in modo efficace le vie aeree (pallone autoespandibile e maschere di ossigeno di varie misure). Allo stesso modo, devono essere presenti i dispositivi per gestire il paziente che ha subito un trauma (tavola spinale, barella a cucchiaio o di tipologia scoop e varie cinghie per l’immobilizzazione). Tutti questi materiali devono essere certificati dall’Unione Europea (con tanto di documentazione cartacea).
L’ambulanza da trasporto (tipo B) si compone della strumentazione di base perché non è prevista alcuna evoluzione in chiave negativa delle condizioni cliniche dell’infermo. Queste ambulanze da trasporto inoltre possono essere dotate anche di termoculle per trasportare, per esempio, un bambino da un ospedale all’altro. L’ambulanza da soccorso, oltre a contenere la strumentazione di base delle ambulanze da trasporto, è dotata di tutte le attrezzature necessarie per monitorare le funzioni vitali dei pazienti.
Trasporto infermi: costi ed esenzioni
Il trasporto di infermi a Roma è un gratuito solo nei casi di urgenza chiamando il numero unico di emergenza (112): in questo caso, il trasporto è carico del Servizio Sanitario Nazionale. Tutte le altre tipologie di trasporto invece non urgenti sono soggette al pagamento di tariffe che possono variare in base alle specifiche del trasporto richiesto.
Dal punto di vista della dotazione, non c’è alcuna differenza. Il servizio pubblico e quello privato hanno gli stessi mezzi e devono rispettare la stessa normativa. L’unica differenza è in termini economici. Contattando un’ambulanza privata, il cittadino si assume l’onere di concordare il prezzo del servizio, del reperimento del mezzo e dell’organizzazione del trasporto. Esistono società specializzate nel trasporto infermi in ambulanza che offrono un servizio celere, organizzato e altamente professionale.