L’infermiere a domicilio è uno dei servizi che sta crescendo a dismisura. La situazione contingente (ospedali pieni di pazienti Covid, restrizioni governative e relativo distanziamento sociale) ha accentuato il bisogno e la comodità di poter disporre di un infermiere a domicilio. I disabili e gli anziani con problemi di deambulazione sono i pazienti che più ne traggono beneficio. Anche i familiari ne traggono vantaggio, perché possono contare su un supporto professionale continuo e costante.
Cosa può fare un infermiere a domicilio
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’assistenza a domicilio contribuisce al mantenimento dei massimi livello di salute, funzione e benessere del soggetto in questione. Inoltre, la cura domiciliare consente di non intasare gli ospedali e di facilitare la degenza dei pazienti. I pazienti che rimangono a casa infatti subiscono meno il trauma di essere ricoverati e non sono costretti a spostarsi e rinunciare alle proprie abitudini.
Un infermiere a domicilio offre un ampio portfolio di prestazioni che si connettono in maniera endemica alle necessità del paziente. La strategia degli interventi non è casuale, ma viene mirata in base alle esigenze fisiche e psicologiche del malato.
Quando l’assistenza infermieristica è gratuita?
Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) garantisce a tutte le persone non autosufficienti e/o in condizioni di particolare fragilità l’assistenza sanitaria a domicilio attraverso il CAD (Centro Assistenza Domiciliare): quest’ente eroga una serie di prestazioni sanitarie mediche, infermieristiche, di assistenza psicoterapica e psicologica, riabilitativa (la legge di riferimenti in questo caso è l’Art. 22 del DPCM 12/01/2017).
Prima di erogare questo servizio, la ASL effettua una valutazione completa del quadro generale del paziente:
- valutazione multidimensionale dei bisogni sotto il profilo clinico (bisogni sanitari), funzionale (bisogni di autonomia) e socio-familiare (bisogni relazionali, sociali ed economici)
- redazione del “Progetto di assistenza individuale” (PAI) o di un “Progetto riabilitativo individuale” (PRI) che descrive prestazioni necessarie e modalità di esecuzione e durata del trattamento
Questo servizio include la fornitura di farmaci e di tutti i dispositivi necessari e viene attivato direttamente dalla propria unità sanitaria di competenza. In tutti i casi che non rientrano in questa normativa, il paziente deve provvedere in autonomia a contattare un infermiere a domicilio a pagamento che possa assisterlo nel migliore dei modi.
Infermiere a domicilio: gestione ordinaria di un paziente
Dove non arriva il Sistema Sanitario Nazionale, può arrivare For Life Emergenza. Un team di professionisti dotati di competenze professionali specifiche in grado di assicurare un programma operativo efficace. Negli ultimi anni, cittadini e famiglie stanno virando verso queste forme di assistenza in grado di contribuire e migliorare la qualità di vita del paziente.
L’assistenza a domicilio riduce le ospedalizzazioni e consente al paziente di continuare la vita nel nucleo familiare di appartenenza. L’infermiere a domicilio concorda, assieme ai familiari, un piano assistenziale adeguato alle esigenze del paziente (anziano, infermo o disabile). Le principali aree di intervento riguardano la prevenzione, la cura, la riabilitazione e l’educazione.
L’infermiere a domicilio è in grado di effettuare:
- Medicazioni semplici o complesse
- Medicazione di lesioni da pressione
- Cateterismi (cambio catetere)
- Somministrazione di farmaci orali, intramuscolari o per via endovenosa
- Prelievo di sangue o raccolta di liquidi biologici
- Sondaggio gastrico o duodenale
- Gestione e controllo di drenaggi
- Rilevazione di tutti i parametri vitali e valori (temperatura, polso, pressione, peso corporeo)
- Controllo della glicemia
Perché i malati di Alzheimer hanno bisogno di un infermiere nella propria casa
La malattia di Alzheimer è una malattia che oltre ad affliggere il paziente ha conseguenze nefaste anche nei confronti di coloro che lo assistono. Assistere un malato di Alzheimer è un compito difficile, a volte quasi titanico: il paziente colpito non è autosufficiente e spesso non è in grado di svolgere le azioni più semplici. Per questo motivo, è necessario che riceva assistenza domiciliare 24 ore su 24 e che abbia sempre un supporto al suo fianco.
Spesso la richiesta di un infermiere a domicilio è tardiva (quando il decorso ormai è entrato nella sua fase “terminale”). Il percorso di assistenza invece dovrebbe iniziare subito dopo l’accertamento dei sintomi. Per offrire le cure al paziente in un ambiente a lui caro e familiare con strumenti adatti a garantire il mantenimento del miglior livello possibile di salute.
L’Alzheimer infatti comporta un declino progressivo delle abilità utili allo svolgimento delle azioni nella vita quotidiane. La fase terminale è quella in cui il paziente è “incapace di intendere e di volere”. Un infermiere a domicilio è necessario per assistere il paziente nella fase finale della vita. For Life Emergenza fornisce assistenza continua e costante anche ai malati di Alzheimer.
Come trovare un infermiere a domicilio
Se un tuo congiunto avesse bisogno di un infermiere a domicilio o di cure domiciliari e non si può avvalere del servizio CAD, For Life Emergenza è in grado di assisterti 24 ore su 24. Uno staff di professionisti altamente specializzati e con esperienza pluriennale a domicilio ti seguirà passo passo a un prezzo davvero vantaggioso.
Se ti stai chiedendo in quali zone di Roma offriamo il servizio di infermiere a domicilio, la risposta è semplice: copriamo l’area urbana di Roma e il Lazio in generale in massimo 24 ore.
Hai bisogno di assistenza, di un prelievo ematico o di cure per te o per un tuo caro? Prenota il tuo infermiere a domicilio anche nel weekend entro 24 ore a partire da 20 euro.